10 October 2014

Risalita

(un potpourri, come al solito)





Ho smesso di contare al G+7, però la facilità del conteggio a volte mi induce in tentazione e mi ritrovo a pensare a quante cose sono successe cambiate in soli 21 40 giorni. E anche qualcuno di più, chè la trasformazione era in corso, io immagino grazie a quella presenza. Ma per fortuna non si è arrestata quando quella presenza è svanita.


Niente è davvero successo fuori, però le mie percezioni sono indubbiamente diverse. I cambiamenti sono tangibili, assaporabili, visibili e danno speranza. Molta più speranza rispetto a quel disperato -seppure benvenuto- pensiero Così non va bene mica, bisogna fare qualcosa (ma cosa?), che mi rimpallavo da circa... 22 mesi??? Madre mìa, non se ne poteva più.


Io, per cominciare dalla fine, che pero' é la cosa più sconvolgentemente incredibile, ho pubblicato un post che non era facile, nonostante fossero un paio di anni che lasciavo pezzettini nella rete, ho creato un'etichetta che si chiama malattia mentale. E questo non è affatto poco. Io sono fiera di me e dei pensieri che mi stanno accompagnando al riguardo fin dal minuto in cui  ho cliccato Publish. Questa é una cosa meravigliosa, che non so se potro' spiegare neanche con un milione di parole.


Poi, passando a cose che sembrano piccole e insignificanti, ma non lo sono affatto...
  • per esempio, ho ricominciato a cucinare. La parmigiana di melanzane, i falfel, l'agnello, il risotto salsiccia e castagne, la tortillas de patata, il gazpacho, l'hummus, la polenta, gli involtini di zucchine e compagnia bella (e buona!). E non escludo di iniziare a parlare di cucina anche qui, a grande sorpresa...
  • Io, nonostante quanto sopra, ho perso 4 chili. Che sono pochi rispetto al rimanente sovrappeso, ma é già moltissimo. Ché qui non si vuole fare le finte ciccione e lo si sappia che si pesa ancora 74kgx167cm. Ne restano ancora 4 del post-gravidanza e circa 10 del post smettere di fumare. Non riusciro' a perderli tutti e 14, mi pare impossibile, ma forse ancora 5 si, giusto per sfondare il muro dei 70 al rovescio ed essere fiera di me stessa.
  • Stamattina Qualche mattina fa mi sono alzata alle sei e mezza e sono venuta a sedermi ad un computer (ahimè non mio, lui mi è diventato insopportabile). E questo, per un insonne mattutina come me è un ottimo segno, chè restare sdraiata finchè tutti si svegliano sembrerebbe, forse, ai più, infinitamente più sensato, e invece significa sprecare le mie ore migliori ed era troppo tempo che questo accadeva.
  • Sto scrivendo, in questo preciso istante. E non sono cose molto profonde o belle o importanti, ma da qualche parte bisogna pure cominciare.
  • Sto leggendo/studiando dei libri che potrebbero aiutarmi. Uno in particolare mi ha folgorata. E sono ancora ad un terzo. Me lo sto sorseggiando con calma, come fosse il primo te del mattino. Devo riuscire a difendere con le unghie e i denti lo spazio riservato alla lettura. PErché leggere é una cosa meravigliosa e io si' che me lo ricordavo, ma c'avevo il blocco.
  • Io sorrido moltissimo più di prima guardando negli occhi le persone e comunicando energia. E poi riesco davvero a vedere il lato migliore delle cose, non è più un mero tentativo razionale, mi viene da dentro.
  • Riesco a dirmi di avere pazienza, il più delle volte. Non sempre riesco davvero ad averla, ma almeno me lo dico. E' un buon inizio.
  • Io -e questa è la parte che in linea pratica mi preoccupa un po'- ho pensato che forse è il caso di restare a vivere nel quartiere Sans âme, e smetterla di accanirci a cercare una casa più verso il centro. Approposito di lâcher prise. Case verso il centro non ce ne sono nell'arco dell'investimento economico  che ci possiamo/vogliamo permettere, ché noi, si sa, preferiamo sempre volare molto bassi pur avendo ali forti. La vita sarebbe senza dubbio più colorata, nel Centre Ville, ma in fondo anche logisticamente più difficile, per quel che riguarda la vita di tutti i giorni, meno lieve, meno 5 minuti e arrivi dove hai bisogno. Questa cosa l'ho pensata mentre credevo, speravo, che quel certo desiderio si stesse davvero esaudendo. Poi il frutto del desiderio è svanito, ma il pensiero di restare a Sans âme non si è dissolto nel nulla. Solo quando passeggio in Centre Ville vacillo un po'. Abbiamo visitato case a ritmi folli, tanto che forse una ce ne sarebbe che forse, forse.   
  • Ho ricominciato a sognare. Di notte intendo. Erano mesi e mesi che la mattian mi svegliavo vuota. Ho letto delle cose sul sogno cosciente e senza neppure bisogno di molto sforzo ha funzionato, al mattino mi sveglio di nuovo meravigliandomi delle cose intricate che ha prodotto il mio inconscio. Non l'ho ancora sognata o non sono riuscita a ricordarmi di un sogno dove lei fosse presente, ma immagino che verrà anche quel momento.
  • Ho fatto pace col concetto di Routine e ne ho fatto una dolce alleata. Ho ripensato ultimamente a quanto mi diceva Daniele, in quel post dove elencavo le mie "risorse" chiedevo quali fossero le vostre . Anche io adesso preparo quello che posso il giorno prima ed è una cosa piccolissima, ma che dice molto. Perché significa che guardo in avanti, ma prendendo piacere nell'adesso.
  • Sono cosciente di ripetere continuamente certi schemi distruttivi nei rapporti interpersonali. Soffro moltissimo delle conseguenze, chè se fossi veramente stronza e non lo sembrassi solo la mia esistenza sarebbe infinitamente più semplice. Però, ora, invece di abbattermi, ho iniziato a fare  feed back puntuale. Cazzo é andata male, vabbé pazienza, la prossima volta provero' a fare cosà. Sono fiduciosa che prima o poi, se continuo con questa applicazione a cercare altre modalità,  riuscirò.
  • Ho iniziato a cercare di dire molto precisamente cosa non va. In un meccanismo che sembrava autolesionista, e forse lo è pure stato, quella mattina del primo di settembre, io ho scritto al mio capo una email in cui dicevo esattamente cosa stava succedendo. Che stavo avendo una fausse couche (in italiano non riesco a dirlo, la parola è troppo). Il mio capo lo ha riportato, con mio grande stupore, a tutti gli altri. D'altronde non lo avevo avvertito che volevo che la cosa restasse confidenziale, e -d'altronde numero due- quest'uomo ha oggettivamente dei limiti relazionali. Ed io sto imparando ad apprezzarlo comunque,  in fondo crescere significa anche perdonare i limiti umani del proprio capo, in qualche modo. Sono sopravvissuta al rientro sul lavoro e anzi provo un nuovo slancio , finalmente, chè in quel luogo sto sprecandomi. E questo è un lungo, altro discorso. Che mi dovrò di elaborare, non adesso però.

Una mattina della settimana scorsa avevo da fare un esperimento lunghissimo, di quelli che stai in piedi delle ore appresso al timer che suona (poi ci si stupisce della mia cooking crisis) e devi fare su e giù e fare calcoli e pesare polveri e stare molto attenta chè un piccolo errore e il lavoro di giorni se ne va a puttane. Quella mattina, mentre ero seduta al computer, preparandomi psicologicamlente alla giornata massacrante, ho avuto una specie di illuminazione, l'ennesima del periodo. Mi chiedevo -ancora una volta- se davvero voglio  fare questo mestiere,  dicendomi che forse sarei molto più felice a fare altro. Ma cosa?  FInché mi é venuta in mente una cosa meravigliosa. E mi pareva incredibile non averci pensato prima. Poi, sono entrata in laboratorio come un gladiatore buono, con il sorriso stampato in volto. Pipettavo calma e precisa comme il faut e intanto pensavo in sottofondo a questa idea meravigliosa. E a quel bancone mi sono divertita come credo non sia mai, mai successo in 8 anni di pure decentemente onorevole carriera. Perché ti diverti davvero solo se hai un qualcosa di meraviglioso che ti aspetta.

Poi, come se già la mia giornata non fosse stata già fantasticamente meravigliosa cosi' come stava andando, in una pausa ho letto questo post di Polly e ho fatto il test e ci ho preso un gran gusto, perché se stai cambiando davvero fare un test di personalità é una cosa incredibile. E quindi io ora sono  INFJ (100%, 82%, 73%, 64%). Personalità tipo Gandhi (ma anche Hitler...).



Quel che voglio afferrare -e ricordare quando ce ne fosse bisogno- è che un cambiamento c'è indubbiamente stato. Non sono solo parole. Vediamo dove arriviamo in questo giro di spirale,. Oggi sono Gandhi, domani che saro'?


...le discese ardite e le risalite

26 comments:

  1. Mi sono persa molto di te...ma ti ritrovo carica e questa tua energia sta arrivando anche qui. Anche qui si cerca di cambiare che dopo tanta merda e negatività mi sto sulle scatole da sola... Gandhi mi piace, e anche il tuo sorriso mentre sei l`ˆcon le pipette a fare un lavoro certosino! Un bacino

    ReplyDelete
  2. D'altro canto l'avevi preannunciato no? :-)
    "Sono stufa di nascondere certi pensieri per e da tutti coloro che non possono capire e che saranno stupidi, ottusi e magari anche cattivi. Voglio essere più forte di cosi'. Forse non lo sono, ma lo voglio essere."
    Ci sei riuscita. Lo volevi essere.

    ReplyDelete
    Replies
    1. vediamo se è vero-vero, soprattutto vediamo se è sostenibile, duraturo, stabile. Lo spero!!!
      Grazie Silvia :)

      Delete
  3. Brava che stai risalendo la china e trasformando questo evento in miglioramento!!
    Sei stata bravissima anche a smettere di fumare. Queste sono le cose importanti (chilo piu chilo meno).
    mmmmh sai fare i falafel?!

    ReplyDelete
    Replies
    1. mmmh più o meno! Ci ho provato, non è difficile farne una versione semplice, poi quella pura e dura, non so. Buoni comunque!!!

      Delete
  4. Che bello quel test, l'ho fatto un po' velocemente e sono INFJ ma tipo Thomas Jefferson :)
    E bello che deponi valigie pesanti e vai avanti a passo spedito <3

    ReplyDelete
    Replies
    1. Marzia, ti devo un ringraziamento speciale da un po'. Il libro più sconvolgente (me) lo hai consigliato tu!

      Delete
  5. Ho letto tutto il post con un sorriso stampato sul viso, che bello leggerti così! :-*****

    ReplyDelete
  6. Complimenti. Che energia ritrovata!

    ReplyDelete
  7. Bello leggere questo post! Avrei tante domande... quale libro stai leggendo, quale illuminazione come alternativa al tuo attuale lavoro...
    Più che un post ci vorrebbe una bella pausa caffè ;)

    ReplyDelete
    Replies
    1. una pausa caffè non basterebbe!!
      facciamo un ritrovo blogger natalizio????

      i libri sono questi:
      http://instagram.com/p/uGfM06K7lT/

      quello più sconvolgente è quello in alto a destra 8Grazie Marziaaaa!!!).
      Agassi (divorto!) mi ha fatto ricordare delle cose intense, gli altri procedo con molta calma, purtroppo uno ha i giorni contati dalla biblioteca.

      Delete
    2. Grazie, li metto in lista di attesa per la lettura.

      Delete
  8. Replies
    1. e mi sono dimenticata di dire che ho trovato un nuovo ordine per i cassetti.... la mia "sindrome dell'armadio" è proverbiale. Sono il caos fatta a persona, ma forse guarisco anche da questo!

      Delete
    2. Allora qui non ti troveresti tanto bene... tutti armadi aperti, causa umidità e muffa!! Con questo non sto dicendo che io sia ordinata, purtroppo.

      Delete
  9. Mi sembrano proprio dei piccoli e grandi passi!

    ReplyDelete
    Replies
    1. enormi, anche quelli piccoli. Io mi sento proprio illuminata, non so come altro descrivere la sensazione...

      Delete
  10. Ritrovo energia positiva nelle tue parole. Arrivo qui per caso e vengo piacevolmente coinvolta da un fiume di parole che si rincorrono.

    ReplyDelete
  11. Grazie grazie grazie e stragrazie di questo post.Un bacione <3

    ReplyDelete
    Replies
    1. E perché mai, Close?
      Grazie a te!
      Risponderò all''altro tuo commento con un po' di calma. Bello!

      Delete
  12. Grazie di questo post <3 <3 <3

    ReplyDelete

Io lo so cosa stai pensando.
Lo scrivo, non lo scrivo, quasi quasi lo scrivo. Ma no dai...
E' lo stesso che penso anche io quasi ogni volta.
Ma tu prova, prova a lasciare una traccia.
Non sarà invano.

Prova pro-pro-prova