30 January 2013

Comedì



Andavo in centro, fermata Comédie. Mi stavo domandando se Paolo Conte pensava a MontePello cantando Comedì, comedì.... Sono in periodo MontePellicentrico, ci siamo solo io e MontePello nell'universo.

Quandecco che sul tram, dietro le mie spalle, parte un duetto canoro.
A capella. Unico strumento un bicchierino di carta con qualche spicciolo dentro.

Quel che dicono, in traduzione libera e spannometrica è :
Vengo dalla Romania
ho due figli alla carovana
(...)
Buon anno, buon anno a voi
Le voci sono intonate ed allegre, il ritmo è travolgente.
Ho ripreso il tram stesso giorno, stessa ora verso la Comédie, anche nella speranza di rincontrarli per completarlo.


Anyway. Appena attaccano, la signora che ho di fronte, che al contrario di me li vede bene, sbuffa, alza gli occhi al cielo, mormorando chissà quale improperio, e intanto si guarda intorno come a raccogliere consensi.
Non da me. 
Quasi glielo dico. Per quel che mi riguarda sto già rovistando nella mia borsa alla ricerca di spiccioli da aggiungere alla loro maracas. Prima di scendere, faccio tintinnare bene la mia moneta da 50 cent, guardando la sciuretta in senso di sfida.

Si lo so, l'elemosina è discutibile. Però forse premiare l'allegria non è propriamente elemosina.

23 January 2013

Fenomenology of the Savonarola-letter syndrom in a chercheur starting his own group


Sottotitolo: il chercheur recruta



Qui si parla di quisquiglie, ma anche per il chercheur sono momenti difficili.

Da poco passato aldilà della barricata, non essendo più colui che manda curricula in giro per trovare occupazione, gli tocca invece montare il suo proprio gruppo di ricerca (e senno che chercheur sarebbe) e recrutare.
Seppur Squabus reagisca con molto cinismo, sono momenti toccanti quelli in cui il chercheur elabora le email di rifiuto delle candidature che gli arrivano. Si tormenta, digita forsennato sulla tastiera del computer, si dibatte, poi va da Squabus e le chiede: per favore leggi se non sono stato troppo duro? Magari potrei essere più gentile, è che mi dispiace. Io lo so quanto è difficile. Ma guarda questa ragazza, ha fatto otto anni di post-doc... capisci? otto anni. Che faccio glielo dico che forse basta, che deve cambiare target? E questo altro signore? ha quarantanni, glielo dico che non ha le conoscenze per il progetto di nanoscalequantumphotonics a cui sta applicando?

Le lettere di risposta del chercheur ai candidati sono rigorosamente in inglese perchè lui non è in grado di scrivere in lingua francese e così sfanga pure il dilemma del tu, vous e vattelappesca. Ma tradotte in italiano farebbero pressappoco così:


20 January 2013

Try

... piu' che un post, mi sa che per un po' lascio fare a lei...





Ci stai provando, non si può dire che no.
Certo però che se provi un poco più forte...


 Faceva un freddo fuori luogo a queste latitudini, ma tu sei uscita leggiadra e leggerina, come andassi incontro alla primavera. Sei proprio una sprovveduta. Una volta sulla banchina del tram già battevi i denti, ma non volevi tornare indietro, quasi l'incantesimo si rompesse.
Hai studiato veloce il tabellone delle partenze e poi hai preso il primo treno utile nell'economia, monetaria, ma soprattutto in termini di tempo a disposizione prima dell'uscita del Pistacchio dal nido.
Il treno che hai preso, guarda caso, era diretto a Portbou. La Spagna, e le città di frontiera, ti fanno sempre l'occhiolino, sei tu che glissi.
Come una viaggiatrice consumata, in stazione hai acquistato un croissant e la gazzetta di MontePello. Poi ti sei diretta sul binario, sei salita su un treno più o meno qualsiasi. E nel solo francare gli scalini hai frantumato la caja.


17 January 2013

Depressione bianca

! Avvertenza: post a rischio pippone a vari, ancora sconosciuti, livelli... un pippone sulla fatica del terzo espatrio (quarto se lo stesso paese vale 2 volte, come in effetti dovrebbe), la fatica del terzo trasloco in meno di un anno (di cui uno con un pancione galattico, gli altri con pargolo tra gli 8 e 10 mesi). O anche su come sia difficile (in più di un senso) non solo banalmente trasferirsi, ma emigrare, espatriare, se non in un paese sconosciuto (almeno quello), in una città nuova, con un bimbino di 8 mesi al seguito. O anche, gettonatissimo, un pippone su come si stava bene in Olandia, nonostante la pioggia ed il gelo. Chè non è tutto felicità là dove batte il sole. 


 Mò che hai detto i titoli, cara la mia Squa, magari puoi anche esimerti da sfracellare la minchia con sti pipponi noiosi ed inutili. Ed il pippone magari lo si fa a te, che te lo meriti pure.


 Squa, tu latiti.