14 July 2012

di cosa fa latte e cosa no

Prima di tutto, anche se in ordine sparso, recitare fa latte. La mamma sul palcoscenico fa latte, il bimbino la cui mamma è andata a fare l'attrice è contento. Per non raggiungere livelli troppo allucinanti di devastazione, è bene poi anche che lo spettacolo sia finito, insieme a quella serata, la prima di fiesta nell'ultimo anno forse. In cui ti sei sentita finalmente di nuovo un animale sociale, hai parlato con sconosciuti al baretto del teatro giovine e frizzante. Anche tu eri giovine è frizzante. Hai ballato e saltato con i compagni, hai riso tantissimo e sentito quella gioia sincera e profonda. E pure la soddisfazione di aver fatto ridere tutte quell persone. E la lusinga dei fiori sul palco. Non mi voglio perdere nessuna di queste fotografie mentali. E poi, eppure sei appena stata su un palcoscenico per un'ora e mezza.. la timidezza ed il non riuscire a dire ai compagnucci quel grazie di cuore che sentivi dentro tutto per loro. Ce n'è anche uno, diverso per il compagno di vita che ti ha 'coperto' tutte quelle sere di prove. Con l'entusiasmo, che mi piace parecchio non di chi 'copre', perchè non c'è nessun buco da coprire, ma c'è spazio da prendersi come papà, un magnifico papà che fa ridere il suo bimbo a crepapelle solo a guardarlo. Invece a voi compagni attori avrei voluto dire quel grazie lì di gratitudine. Per aver avuto pazienza con questa ragazza stagionatella e mamma, fin da quando ero mamma ancora solo di un pancione. Ed ero troppo stanca per venire alle prove. Fino a quell'ultimo 'scusate stasera non ce la fo' proprio', che poi nella notte si ruppero le acque... Poi avete avuto la pazienza del mio puerperio, in cui ero impegnata ad entrare in un altro personaggio. Finalmente sono tornata e siete stati pazienti ed accoglienti con me che ancora dovevo recuperare tutto. E col vostro aiuto ce l'ho fatta. E gli ultimi giorni di prove e poi quelli di spettacolo sono stati giorni duri e bellissimi che mi hanno fatto serntire viva che più viva non si può. Che bello... Che il teatro fa latte voleva essere solo l'inizio di miriadi di racconti.. facciamo che per oggi è anche la fine. Per ora.

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Io lo so cosa stai pensando.
Lo scrivo, non lo scrivo, quasi quasi lo scrivo. Ma no dai...
E' lo stesso che penso anche io quasi ogni volta.
Ma tu prova, prova a lasciare una traccia.
Non sarà invano.

Prova pro-pro-prova