30 November 2007

Succedeva in Novembre


Un post sfracellap@lle

Succedeva domenica 11 di Novembre
era domenica appunto, e tutta la settimana che la precedeva era stata durissima, alle otto postmeridiane ero pronta per il letto. Pero'... ormani da due mesi mi tormentavo al pensiero del rinnovo del visto scaduto che mi tocchera' affrontare a natale. Solo il pensiero della trafila affrontata l'anno scorso mi metteva quella stessa stanchezza atavica addosso. Minacciose raccomandazioni lette sul sito dei consolati-americani-riuniti mi perseguitavano nel sonno*. Finalmente mi ero messa di buzzo buono ed avevo compilato il modulo on-line, ripassato la trafila burocratica che m'aspettava e via dicendo. Passo successivo chiamare il numero a pagamento dall'estero (quindici euri sonanti)** per fissare l'appuntamento al consolato di Milano. Mi guidava la paura di essere in ritardo. Poco piu' di un mese di anticipo, speriamo bene! dicevo. Cosi', lanciata com'ero, mi misi d'impegno ed aspettai sonnolenta che fossero le 8.30 antimeridiane in Italia (nonche' 00.30 orario locale). Impresa ardua fu. E quindi alle 8.30 in punto ora italiana:

For English please press one
Per Italiano per favore premere il numero due

Due

Grazie per aver chiamato il servizio informazione del visto dell'ambasciata di Roma e dei consolati di Firenze, Milano e Napoli
Per ottenere informazioni oppure per fissare un appuntamento lei deve essere in possesso di una carta di credito visa oppure master card. Quindici euro saranno addebitati sulla vostra carta di credito per il servizio prima di richiedere informazioni
Un pagamento e' valido per l'informazione e la prenotazione di uno fino a quattro appuntamenti
Per prendere un appuntamento lei deve avere in mano il suo barcode

Questo servizio vi e' offerto da Telequest Defacto callcenter
[Il vocabolo offerto non e' un francesismo, non e' proprio regalato insomma]

Se lei chiama riguardo un visto di non immigrazione, premi uno
Se lei ha ricevuto una lettera che vattelappesca... premi due
[giuro, testuale]

Uno [Sob]

'ngiorno Visa o Master Card ?

Visa...
buongiorno


dica

quattro quattro cinque cinque ...

ultimi tre numeri

x y z

scadenza della carta

...

Dica pure signora come posso aiutarla?

Dunque, mi trovo negli usa adesso ma il mio visto e' scaduto, torno in Italia per natale ed avrei bisogno di un appuntamento in dicembre per rinnovare il visto

Ah no signora, mi dispiace non abbiamo ancora aperto il calendario per gli appuntamenti di dicembre

come non avete ancor aperto il calendario per gli appuntamenti di dicembre...? e quando lo aprite?

il 26 novembre

come il 26 novembre?

si, il 26 novembre

ma come... questo sul sito non c'e' scritto, sul sito c'e' scritto tutto ma questo non c'e' scritto. Anzi sul sito c'e' scritto tutt'altro: cioe' di chiamare con largo anticipo etc etc [*,**]

eh mi dispiace deve richiamare

come devo richiamare? ma voi ora me li ridate i quindici euri che m'avete fatto chiamare e sul sito non c'era scritto che non avreste attivato il calendario di dicembre fino al 26 di novembre? [oh che data precisa-precisa]?

ah no mi dispiace signora ormai ha pagato

ma come ormai ho pagato...? [pure quando compri una gonna se c'e' qualcosa che non va ti ridanno i soldi e te li riaddebitano pure sulla carta di credito]
Ma lei capisce che mi tocca richiamare e quindi saranno 30 euri spesi per parlare due minuti con lei? Non le sembra un po' troppo?


signora, faccia chiamare da qualcuno in Italia [che costa solo 1,50 euri al minuto piu' iva]

ma come faccia richiamare da qualcuno in Italia? Non mi sembra molto giusto: sono stata malinformata

signora, non dipende da noi, si lamenti col consolato

ma come si lamenti col consolato? Lei sa benissimo che non c'e' modo di parlare direttamente col consolato, altrimenti non stavo qui a parlare con lei***

signora, le ripeto faccia richiamare da qualcuno in Italia il 26 novembre

[alla seconda ripetizione di questo suggerimento la fantozzite mi passa e mi incazzo seriamente] Ma senta non si permetta... e se non avessi nessuno a cui chiedere questo favore? Ma voi che ci state a fare la'? Solo a prendervi 15 euri per dare informazioni diverse da quelle che ci sono sul sito?

[poi finisce a schifio, che risparmio]



Succedeva poco dopo
Appena finita questa telefonata, inquieta ed insoddisfatta di un 26 di novembre sentenziato dal primo pinco pallo del telequest de facto callcenter, comincio a contorcermi al pensiero dell'assurdita', ingiustizia, malafede? della situazione. Il sonno e' passato completamente.
Chiamo un'altra volta e dopo il fatidico:


visa o master card?

no, senta, ho appena chiamato e pagato 15 euri per aver un'informazione diversa da quella riportata sul sito, vorrei solo una conferma su quando aprira' il calendario per gli appuntamenti di dicembre [tutto d'un fiato, che' mi sentivo clandestina]

no, signora, mi dispiace deve pagare per avere questa informazione

senta, voglio parlare con un responsabile
[tsze, illusa]

etc etc

etc etc



Sono ormai in preda alle convulsioni. Appena si calmano un minimo faccio un altro tentativo. Mi risponde il primo con cui avevo parlato. Risparmiamo i dettagli.




Succedeva lunedi' 12 di Novembre
La mattina dopo, 8.30 ore coloradense, disturbo -mio malgrado- via chercheur lo pseudo suocero che si offre di telefonare per la modica cifra di 1,5 euri al minuto + IVA. Ci richiama nel giro di dieci minuti e ci comunica che l'addetto al callcenter a lui ha detto che le prenotazioni si apriranno nell'ultima settimana di novembre: 28-30, circa, dicono.



Succedeva intorno al 19 di Novembre
Dopo circa una settimana, mentre io mi produco in e-mail bilingue con tanto di URGENTE in oggetto [vedi ***] oppure COMPLAIN e non ricevo neanche uno straccio di mail copia/incollata, lo pseudo-suocero richiama il callcenter. La data di "apertura del calendario" torna ad essere il 26 novembre. Io il 26 novembre saro' in quel di New York.



Succedeva il 26 di Novembre
Alle 9.30am ora newyorkina, 15.30 oraItaliana del 26 novembre sto esitando, carta di credito alla mano, se rompere ancora l'anima allo pseudo-suocero oppure fidarmi del 2 su 3 sul 26 novembre. Alla fine chiamo

(... bla bla bla ...)

'ngiorno Visa o Master Card ?

visa

numeretti

signora, non funziona

[io quel signora l'ho gia' sentito]
strano
[vengo provvista di altra carta di credito dal chercheur]
provi questa
numeretti


non funziona, signora

ma non e' possibile, riproviamo...

signora e' meglio se ci richiama
richiamaci signora



Arrichiamo

(... bla bla bla ...)
'ngiorno Visa o Master Card ?
visa
numeretti
Come posso aiutarla, signora?

[ma che, quello non ci voleva parlare con me?]
Ho bisogno di un appuntamento in dicembre per rinnovare il visto

dove?

a Milano

no signora, mi dispiace non abbiamo ancora aperto il calendario per gli appuntamenti di dicembre a Milano

ma come? e' la seconda volta che chiamo senza contare le svariate altre che qualcuno ha chiamato per me dall'Italia...?

se vuole puo' prendere appuntamento a Roma, oppure c'e' un posto libero a Milano il 29 di Novembre

io non voglio andare a Roma, voglio andare a Milano. Quando si aprebbe adesso il calendario per Milano?

il 29 di Novembre

[comincia ad attraversarmi il dubbio che sto prendendo la situazione con un qual certo snobbismo e che le cose, in fondo, funzionano cosi' e che non e' che posso mettermi a criticare come funzionano l'ambasciata di Roma e i consolati di Firenze, Milano e Napoli. Io pero' ora sto parlando con Telequest Defacto callcenter, che offre questo splendido servizio...]

Senta non mi sembra molto serio, mi sorge il dubbio che stiate fregando soldi alla gente, ma perche' non lo fate scrivere sul sito quando si aprono le disponibilita'?

signora, funziona cosi', se vuole lamentarsi deve contattare il consolato

[arridaglie***]
ma come si lamenti col consolato? Lei sapra' benissimo che il consolato non risponde, altrimenti non pagava voi
[che pero' mi sa che vi pagate largamente da soli]
Li ho gia' tempestati di mail

signora, questo e' il sistema...

bhe mi scusi eh, pero' l'unico collegamento tra me e il sistema e' lei...
e lei si dovrebbe vergognare perche' sta lavorando per un sistema che frega i soldi alla gente...

[la tizia non ha pazienza di ascoltare le mie lamentele, neppure per quindici euri forfettari e dopo qualche breve altro scambio, giunge il click: mi riatacca il telefono in faccia. Forse ho anche esagerato...]



Succedeva la veglia del 29 Novembre
L'alternativa era tra il fidarsi del 29 novembre oppure rompere di nuovo l'anima a qualcuno. Ci provo con mio fratello che pero' via mail non capisce bene, mi dice chiamami e spiegami e vattelapesca. Mi propongo di chiamarlo l'indomani mattina.



Succedeva il 29 Novembre
Ore 7.30 antimeridiane ora coloradense, 15.30 ora italiana. Sto per chiamare mio fratello, quando una mail dello pseudo-suocero -ormai un eroe- annuncia:
Ho parlato con un certo Vincenzo, dice che hanno cominciato a prendere appuntamenti su Milano il 28 novembre e ci sono posti liberi a partire dal 21 dicembre.
A parte che sono perplessa, si capira'. Poi il 21 e' un venerdi', la mia prima data utile e' lunedi' 17, vale a dire perderei tutta la loro settimana lavorativa prenatalizia. Mi resta solo da sperare che avranno voglia di lavorare dopo natale. Ma poi io mica lo so quanto ci mettono a rilasciare 'sto visto, da qualche parte sul loro sito avevo letto dieci giorni lavorativi. In realta' l'anno scorso avevano fatto in un lampo. Io pero' non sto tranquilla. Chiamo:


...bla bla bla...
Se lei chiama riguardo un visto di non immigrazione, premi uno
Se lei ha ricevuto una lettera che vattelappesca... premi due

Due
'ngiorno Visa o Master Card ?
numeretti
Dica pure signora come posso aiutarla?
ho bisogno di un appuntamento in dicembre per rinnovare il visto, mi trovo negli usa adesso, torno in Italia per natale, la mia prima data utile e' il 17 di dicembre
[un po' cantilenante, ormai]

il barcode ce l'ha?

[emozione]
zi zi

il DS-2019?

certo

sevis?

gia' pagato

le va bene lunedi 17 dicembre alle 8.30??

certo

si ricordi di portare la ricevuta del versamento di ottantacinque euro alla BNL

ah gia'

...


Succedera' in Dicembre...
E mo' devo rompere l'anima a qulacuno per il versamento alla BNL, non faccio in tempo a farlo.
Vabbe' direi che il peggio e' passato...





*
In order to avoid travel delays and disappointment, the U.S. Embassy in Rome and the U.S. Consulates General in Milan, Florence, and Naples strongly encourage nationals and residents of Italy to apply early for their visas.

Appointments are required for visa interviews, and the wait for an available time can be substantial.


Since no assurances regarding the issuance of visas can be given in advance, final travel plans or the purchase of non-refundable tickets should not be made



**
The Visa Information Line at 899-34-34-32 maintains the appointment calendar, and can give you an idea of appointment backlogs at any given time. Cancellations are possible, so you can also check back to see if an earlier time has come available.



***
Sul sito dellambasciata/consolati non c'e' nessun altro numero di telefono al di fuori di quello del callcenter. L'ultima volta che avevo tentato di contattarli per mail -prima di questa telefonata- avevo ricevuto la seguente risposta copia/incollata:

Gentile Signora/Signore
Dato l'elevato numero di richieste, siamo in grado di rispondere direttamente solo in caso di emergenza.
Pertanto, Le risponderemo solo ed esclusivamente se la Sua richiesta si riferisce a un viaggio negli Stati Uniti per uno dei seguenti motivi:

· decesso di un parente prossimo negli Stati Uniti;
· cure mediche;
· necessitá di comparire davanti a un tribunale Americano;
· viaggio d'affari urgente, la cui interruzione potrebbe causare un ingente danno economico.

Se desidera prenotare un appuntamento per presentare domanda di visto, DEVE chiamare il Servizio informazioni sui visti, al numero a pagamento 899 34 34 32 (+39 02 3032 9656 se chiama dall'estero).

Se desidera richiedere informazioni sui tipi di passaporti italiani che permettono l'ingresso ngli USA senza visto, le procedure di richiesta del visto, la documentazione da presentare, oppure sui diversi tipi di visto, La invitiamo a consultare il nostro sito http://italy.usembassy.gov/visa/default-it.asp oppure a contattare il Servizio informazioni sui visti, al numero a pagamento 899 34 34 32 (+39 02 3032 9656 se chiama dall'estero).

Cordiali saluti.

Ufficio Visti
Consolato Generale degli Stati Uniti D'America
Milano, Italia
La domanda che sorge spontanea e': come fanno a sapere se una mail e' urgente o meno se non la leggono? Forse la leggono e rispondono col copia/incolla? Bho!




22 November 2007

Neve permettendo*


Da qualche giorno mi alzo la mattina e canticchio

Papparapapa'
papparapapa'
pa-ppa-ra-para-para-pa'
papa papa
papparapa'-pa'-pa'
papparapa'-pa-pa



Adesso finalmente ci siamo...
E siccome di voce canto malissimo, ma per iscritto temo peggio...
Volendo essere piu' espliciti:

Start spreading the news, I m leaving today (...)
I want to wake up in a city, that never sleeps



*neve permettendo, perche' stamane ci si e' svegliati "sotto" 4 inches di neve, si e' dovuto spalare simbolicamente la bici.
Non ci si credera' ma noi lunedi' a mezzogiorno pranzavamo fuori dal theplaceIwanttobe in maniche di camicia, invece stasera c'erano meno-Undici-gradi-Celsius. Il Colorado e' piu' volubile di me. Fantastico.
Pero' speriamo che stanotte dia tregua che' domani s'ha un aereo da prendere.

Felice Thanksgiving a-t-tutti!

11 November 2007

E trovarlo familiare



Ieri leggevo un post della succulenta Comida de Mama, che parlava di zucche con cranberries e salvia* (ma davvero in italiano si chiamano ossicocchi??)...

A parte avere una nuova idea per cucinare la quarta e ultima zucca organica, salvata dal carving e raccolta con le nostre manine, nel campo di zucche (che spettacolo un campo di zucche!!) della farm dell'università' che ci ha sfamati per tutta l'estate. [Qui in USA li chiamano CSA, in Francia li chiamavano AMAP. Benedetti siano. Non vedo l'ora di partecipare ad uno italiano verace. Li chiamano GAS, in Italia, chissà' che cose buone.]

Sono rimasta abbastanza scioccata nel guardare le scatole di sale che ha fotografato di sfondo al piatto... e trovarle familiari. Ho in dispensa ambedue le scatole. Tra l'altro quella della bimbetta tutta gialla, bisogna che me la porti in patria quando torno. Mi piace tanto.

M'ha fatto paura questo effetto.
Comincia ad essere un po'...


* e ringrazio di avermi prestato la foto !

Invidia del Piccolo Ranger


Balcony House, Mesa Verde National Park, CO.


Un post catartico.

Un bamboccio di cinque o sei anni se ne stava con i suoi genitori, poco distante da noi, nel parcheggio di Balcony House, al Mesa Verde National Park. Aspettavamo tutti il ranger che ci accompagnasse per la visita guidata. Non ricordo se fu la mamma o il bimbo stesso ad approcciare il ranger al suo arrivo, sarebbe stato un dettaglio interessante. Però ricordo esattamente lo sguardo dritto, diagonale, del bamboccio, occhi fissi in quelli del ranger. Non quello sguardo dove sono gli occhi che si muovono in alto a cercare gli occhi dell'adulto (o del superiore), ma quello dove è tutta la testa ad inclinarsi fiera e sicura. Quello sguardo che a casa mia (quella di oggi) si definisce a 270 gradi. Facile riconoscerlo in un adulto: presente quando uno, indipendentemente dalla sua altezza relativamente alla tua, inclina la testa in alto e poi fa sì che siano gli occhi ad andare su una diagonale, dall'alto al basso? Interessante notarlo in un bambino.
Il bamboccio stava partecipando al programma di Junior Ranger organizzato nel parco ed aveva alcune importanti domande da fare al Ranger. Lo guardavo, con quello sguardo benevolo da persona adulta, mi ascoltavo dentro pensare guarda che carino, ma poi in fondo, proprio in fondo, si però adesso fatti da parte e passiamo a cose serie. La scena invece sembrava interminabile, la Rangeressa rispondeva al marmocchio, poi lo ascoltava di nuovo ed annuiva, rilassata, non che si chinasse a parlargli come si fa quando si ha a che fare con una cosa piccola. La mamma intanto se ne stava in disparte, assistendo alla scena.
Realizzavo che mi si stava rivelando il segreto di tutti gli sguardi fieri, oh quanti, che avevo visto nei mesi di permanenza in terra yankee. Pensai che quel momento era un piccolo pezzettino essenziale per l'uomo che quel marmocchio sarebbe stato domani. L'immagine mi perseguita da allora.

Quale bambino non vorrebbe essere un junior ranger?
Eppure torno indietro nella memoria e non mi vedo mai piccola ranger. Piuttosto vedo mio padre con quello sguardo benevolo guardare me, piccola cosa, e farmi vergognare della speranza di poter sperimentare in grande la mia piccolezza. Non ricordo neppure di me osare desiderare di essere un piccolo ranger. Si guardavano gli altri bimbi fare i piccoli adulti, noi nell'angolo, con lo sguardo benevolo, di chi la sa lunga e non indulge in sciocchezze fatte per ingenui marmocchi che giocano ai grandi.
Ho imparato tante altre cose in casa mia (quella di ieri), ma non ad osare, ad uscire fuori dall'angolino, col coraggio di essere parte attiva e sicura del quadretto.

E' una nazione che viaggia a 270 gradi questa qui. Chi abbassa la testa è fottuto. Sto lottando per trarre da questo continuo stato di allerta, quel che può insegnarmi ad essere una persona più in pace con se stessa, soprattutto nell'interazione con L'Altro. Sto lottando -anche- contro l'arroganza che va spesso di pari passo con la sicurezza di sé. Ho a che fare tutti i giorni con Junior Ranger solo un attimo più cresciuti che si prendono per grandi scienziati e per grandi uomini di giustizia. E mi rendo conto della contraddizione: educata al tacito monito chi ti credi di essere?, non tollero la presunzione arrogante (e volgare), soprattutto in chi è più giovane di me. Eppure invidio, tardiva, i junior rangers. Ci sia il rischio che io rovesci quella specie di sopruso che avverto di aver subito e lo perpetui? Me lo domando seriamente.
Quanto ai piccoli ranger cresciuti, non li guardo benevola. Tutt'altro. Inorridisco quando si permettono di sparare a zero o di criticare senza alcun rispetto il lavoro degli altri, perché loro sono meglio, sempre e comunque. Ma anche, solo, rabbrividisco, quando parlano (con te o con un altro studente, fa uguale) e si stravaccano, sbam, i piedi dritti sul tavolo. Come non lo sopporto.
Immagino che inizialmente mi si è etichettato come quella debole, forse ancora adesso. Ma credo, spero, che nel tempo stia riuscendo a costruire la mia rispettabilità. Quando i marmocchi cresciuti si mettono in cattedra, sono io quella che gliela fa saltare da sotto i piedi. Per lo meno questa è la missione che mi sono data. Con mia somma meraviglia, e per ben due volte, ho messo al suo posto la masterizzanda-che-non-si-vuole-masterizzare, che stava iterando nel suo tono di profondissima arroganza e questa m'è scoppiata a piangere. Il salto dall'arroganza più completa alle lacrime disperate m'ha talmente spiazzata che quasi le dicevo che mi dispiaceva. Per la prima volta in vita mia ho sentito il brivido dell'educatore (o del professionista?) ed ho resistito al pronunciare qualsiasi parola di consolazione. Zero doppi vincoli, che ti fanno male. Io sono un tuo collaboratore, sto lavorando con te e tu non ti devi permettere di fare l'arrogante aggratis con me. Punto. Non so bene chi delle due stavo cercando di educare. Entrambe, suppongo.

Ma ho perso la messa a fuoco. Si parlava di americani, tra educazione e cultura...


Continua. Forse...

10 November 2007

Forse non tutti sanno che


...si dice suspense e non suspance (ahime', suspance mi piaceva di piu').
Lo stesso vale in italiano, anche se il discorso della voce di wikipedia sulla diversa pronuncia non mi torna mica.

E siccome, si diceva poc'anzi, la vita quotidiana si sta di nuovo pepando di sensazioni suspensistiche, qui non si riusciva a tacere la scoperta di aver sbagliato a scriverlo per anni ed anni.
Ovviamente si e' anche aggiornato la categoria, pero' si e' lasciato anche suspance, a futuro monito e memoria.

(Sottotitolo: ogni scusa e' buona per creare una nuova etichetta)
[Quanto ci piacciono gli archivi!]

01 November 2007

Post-Halloween


Perche' poi voglio tornare qui e ricordarmi della sbiciclettata di ritorno dal lavoro nella "notte" (tardo pomeriggio) di Halloween. Io, playmobil piu' "consapevole", in un plastico un po' piu' illuminato del solito dopo il calar del sole. Le luci venivano dalle case, infestate da fantasmi, grida lugubri, zucche luccicanti. Orde di bambocci per le strade, sempre buie, ma un po' meno, lo ripeto. Nell'aria c'era odore di neve. Sulle colline al confine della citta', sotto il lago, sopra il laboratorio, la neve c'era gia', trionfale. Aria pungente.

Mi son svegliata alle cinqu'e'trenta -che impressione- stamane, pensando che nei prossimi giorni dovro' "sacrificare" il lavoro a cui mi son dedicata negli ultimi due mesi (appena). Smontare tutto, recuperare i simpatici batteri, irrorarli di spesso, mieloso, glicerolo, che gli faccia da piumone in quella ghiaccia atmosfera di menottanata celsius. Non amano l'ossigeno che respiriamo, sono chiusi in bottiglie ermetiche, devo capire come tirarli fuori di la'... io li ho maledetti per gli ultimi due mesi, ma ora che m'han detto di metterli a nanna, un po' mi sento persa, vuota, senza le grane che m'han dato, un po' non voglio fargli male... essere delicatissima, cantargli la ninna nanna prima di ibernarli.

Tra l'altro, le due mucche superstiti sono tornate al loro posto, sull'ultimo miglio.